"Multa paucis" 26 novembre - Chiara Cassiani su Ariosto
Chiara Cassiani :
I racconti del mito sono parte integrante della narrazione e sorreggono la struttura dell’Orlando furioso. Durante la mia conferenza intendo illustrare il modo in cui Ariosto riesce a frammentare e sezionare il contenuto simbolico di un singolo mito, facendolo rivivere in diversi episodi e in altre figure. L’autore si avvale della tecnica tipica dell’intreccio romanzesco, che consiste nel preannuncio di un’azione differita per sviluppare altri temi narrativi e poi riannodarli, come indica il verbo diferire, parola chiave nel poema. Mentre il lettore storico individuava nella disseminazione di elementi i modelli antichi, l’interprete moderno deve comprendere l’immaginario figurale, altre alla costruzione linguistica, stilistica e narrativa del poema. Pertanto mi propongo di spiegare il procedimento del “differimento” del mito nel Furioso e la sua funzione nella narrazione, prendendo in esame alcuni racconti ovidiani (Cerere e Proserpina, Circe, Perseo e Dafne), al fine di mostrare quanto abbiano condizionato le vicende dei principali personaggi del poema: Orlando, Alcina, Ruggiero, Astolfo, Rinaldo.
Chiara Cassiani
è professoressa associata di Letteratura italiana presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la letteratura del Cinquecento e l’iconologia letteraria. Ha scritto volumi e saggi sulla poetica del mito e della metamorfosi (Metamorfosi e conoscenza. I dialoghi e le commedie di Giovan Battista Gelli, Bulzoni 2006), sulla letteratura a Roma tra latino e volgare (Roma tra fabula e historia. Parole e immagini alla vigilia della Riforma, Roma nel Rinascimento 2008; La battaglia delle parole e delle cose. Dal Bellum grammaticale di Guarna a Erasmo, Rabelais e Swift, Vecchiarelli 2013), sui generi del dialogo (Umorismo lucianeo e tensioni eterodosse nei dialoghi del Cinquecento, in Luciano di Samosata nell’Europa del Quattro e del Cinquecento, «Italianistica», XLVII, 2018, 3), della commedia e del poema cavalleresco.
I suoi studi più recenti riguardano Francesco Berni e la poesia burlesca (Tra elogio e biasimo. Il ruolo del poeta nelle rime e nelle prose di Berni, «Ellisse», XVI, 2021, 1-2, pp. 19-38), Vittoria Colonna (I sonetti sullo specchio di Vittoria Colonna, in Rivelazioni. Scritture di donne e per donne nell’Italia della prima età moderna, a cura di E. Ardissino e E. Selmi, Edizioni di Storia e Letteratura, 2023) e Moderata Fonte («Una giudiciosa e intendente compagnia». La costruzione di un’utopia femminile nel Merito delle donne di Moderata Fonte, in Pensiero e scritture femminili in Europa all’inizio della modernità, a cura di M.T. Ricci e S. Plastina, Université de Tours, Brepols 2024).
L’attenzione per i temi e le tecniche di intertestualità nel Furioso costituisce da anni uno dei suoi ambiti di studio, per il quale – oltre a numerosi articoli – ha curato il volume Ariosto e gli antichi. Riscritture dei classici nell’Orlando furioso, Cesati 2022, e sta pubblicando una monografia su Ariosto e il mito. Riscritture classiche e motivi romanzeschi nell’Orlando furioso (Vecchiarelli 2024).
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Calendario
11 ottobre (venerdì) - Graziano Perillo (Liceo Plinio Seniore, Roma): La Consolatio di Boezio nel Convivio dantesco
30 ottobre (mercoledì) - Carlo Boumis (Liceo Plinio Seniore, Roma): Contro Virgilio e Terenzio: classico e gotico nei sistemi di Calvino
8 novembre (venerdì) - M. Jennifer Falcone (Università degli Studi di Pavia): Omero dopo Virgilio: la Ilias latina come prequel dell’Eneide
26 novembre (martedì) - Chiara Cassiani (Università degli Studi della Calabria): Ariosto e i miti
6 dicembre (venerdì) - Monica Berté (Università degli Studi di Chieti): Petrarca nella rete
11 dicembre (mercoledì) - Eliana Elia (Liceo Plinio Seniore, Roma): Ovidio e Shakespeare: la creativa imitazione
14 gennaio (martedì) - Frédéric Hurlet (Université Paris Nanterre): I primi tempi della Cartagine romana. Scipione Emiliano e il destino della sua “maledizione”
27 gennaio (lunedì) - Emilio Russo (Università degli Studi La Sapienza, Roma): Leopardi e Seneca
3 febbraio (lunedì) - Andrea Giardina
19 febbraio (mercoledì) - Raffaella Cantore (Università degli Studi di Ferrara): L’eredità greco-bizantina nella pittura della corte estense
3 marzo (lunedì) - Francesca Romana Nocchi (Università degli Studi di Tor Vergata, Roma): Quintiliano allievo di Cicerone, fra continuità e innovazione
20 marzo (giovedì) - Francesca Rohr e Alessandra Valentini (Università Ca' Foscari di Venezia)
3 aprile (giovedì) - Livio Sbardella e Laura Lulli (Università degli Studi de L’Aquila): La poesia lirica tra Grecia e Roma: continuità ed evoluzioni
15 aprile (martedì) - Elena Merli (Università degli Studi di Milano Statale): Epica (e antiepica) nei romanzi sulla resistenza di Fenoglio e Meneghello
8 maggio (giovedì) - Gian Piero Maragoni (Museo della scuola e dell’educazione, Roma): Marino e il tardo-antico: Claudiano e Nonno di Panopoli
22 maggio (giovedì) - Gianluca De Sanctis (Università della Tuscia, Viterbo): Gli dèi dei Romani: rappresentazioni, pratiche e credenze
3 giugno (martedì) - Cecilia Ricci (Università degli Studi del Molise): L’uso delle fonti storiche dall'antichità ad oggi
6 giugno (venerdì) - Massimo Blasi (Liceo Plinio Seniore, Roma): Silla e gli dèi